Itinerari

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Gagliano del Capo

Arroccato, a picco sull’Adriatico, dal borgo di Gagliano del Capo la vista spazia sulla vastità del mare e, nelle giornate di bel tempo, arriva a cingere le coste della Grecia e dell’Albania.

Fa parte di Gagliano la famosa località Ciolo, nota per il suo fiordo, alta insenatura rocciosa, e per le sue grotte marine di grande interesse paesaggistico. Gagliano però non è solo natura e mare: ha anche un cuore antico, affascinante, legato alle vicende dei feudatari che vi abitarono e che lasciarono, come traccia del loro passaggio, le mura fortificate e il castello.

Il centro storico è un dedalo in cui si alternano piccole case e imponenti palazzi e sotto il quale è nascosta una rete di frantoi ipogei, molti dei quali comunicanti: una città sotto la città che conserva il ricordo delle antiche tradizioni.

Alessano

Situato ai piedi della Serra dei Cianci, Alessano è un borgo che racconta un’identità particolare: la distanza con Lecce sembra aver attenuato l’influenza barocca che domina nel capoluogo, mentre qui le architetture si fanno più lineari, essenziali, tanto da richiamare il Rinascimento e la sua estetica.

Il suo centro storico è uno dei meglio conservati del Salento e la bellezza delle sue architetture spicca nel Palazzo Legari, dove vissero anche i Gonzaga, nel Palazzo Sangiovanni e nel Palazzo Ducale, ma anche nelle sue splendide chiese, tra le quali meritano sicuramente una visita la chiesa del Santissimo Salvatore, la chiesa di Sant’Antonio e la Collegiata, maestosa e barocca, che lascia incantati gli sguardi che vi si posano.

Galatina

Galatina invece è un borgo antico e pittoresco caratterizzato dalle presenza di antiche porte d’accesso, ben 5, di cui ancora 3 fanno parte del sistema murario che “circonda” il centro storico.

Qui tappa obbligata è il Palazzo Ducale eretto intorno al XVI secolo, così come Il Sedile costruito tra il XV ed il XVII, antica sede della municipalità con una facciata in pietra leccese raffigurante un cartiglio, ovvero un rotolo di carta con le norme del municipio. Attraversando i secoli come in un attimo, si incontra la Torre dell’Orologio, costruita nel 1861 per l’Unità di Italia e dedicata a Vittorio Emanuele II Re d’Italia.

Nardò

Tra gli antichi borghi salentini spicca Nardò, situato lungo il versante ionico. Le sue origini affondano in epoche lontanissime e la sua nascita come centro abitato viene collocata intorno all’anno Mille grazie ai Messapi.

Il centro della città è impreziosito da splendide architetture barocche, mentre nelle campagne circostanti sono le masserie a disegnare il territorio.

Nardò accarezza il mar Ionio con le frazioni di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Sant’Isidoro. Lungo la costa, dove parte del territorio è inserita nel Parco di Portoselvaggio e Palude del Capitano, imponenti torri di avvistamento scrutano il mare, come a cercare ancora gli antichi nemici che arrivavano proprio da lì.

Presicce

Nel fertile territorio delle Serre Salentine, sorge Presicce, borgo la cui storia è legata proprio alla terra e alla tradizionale coltivazione delle olive, nonché alla loro trasformazione in olio.

Se nel centro si possono ammirare un elegante Palazzo Ducale e diverse chiese di preziosa fattura, è sottoterra che si nasconde il tesoro del borgo. Nel reticolo sotterraneo di Presicce sono infatti incastonati 23 frantoi ipogei, dove un tempo si produceva l’olio e dove ancora si conservano gli antichi torchi e le macine. Questo infatti è il borgo con il maggior numero di trappeti a grotta, ovvero frantoi scavati nella pietra e la leggenda narra che, sotto la centrale piazza del Popolo, si nasconda una città sotto la città, dove fino agli inizi del Novecento si svolgeva la frenetica vita dei frantoiani.

Santa Maria di Leuca

La finibus terrae d’Italia, dove simbolicamente lo Ionio incontra l’Adriatico.

Nel suo borgo svetta il faro su Punta Meliso, è alto ben 47 metri ed è uno dei più importanti d’Italia mentre proseguendo per il lungomare si succedono ville liberty ed eleganti dimore signorili.

Ai piedi del faro, c’è la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae, a picco sul mare, posta proprio dove finisce la terra ferma e l’orizzonte si confonde con le onde del mare, è meta di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Mentre, a pochi passi dal Santuario, termina l’Acquedotto pugliese, con una suggestiva cascata monumentale, affiancata da una scalinata a due rampe, inaugurata in pompa magna durante il Ventennio ed oggi aperta solo in eccezionali occasioni.

La costa di Leuca fa parte del parco naturale regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca – Bosco di Tricase” ed è famosa per le grotte naturali raggiungibili via mare.

Specchia

È un borgo piccolissimo e di grande fascino, Specchia, comune del Capo di Leuca dove sembra che il tempo si sia fermato: nel centro antico, le case a corte e i palazzi nobiliari sembrano raccontare una storia sempre attuale, creando atmosfere di rara bellezza, rese possibili anche dall’attento lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico e di archeologia industriale attuato negli anni.

È un borgo piccolissimo e di grande fascino, Specchia, comune del Capo di Leuca dove sembra che il tempo si sia fermato: nel centro antico, le case a corte e i palazzi nobiliari sembrano raccontare una storia sempre attuale, creando atmosfere di rara bellezza, rese possibili anche dall’attento lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico e di archeologia industriale attuato negli anni.

Tricase

Tricase è una graziosa cittadina che sorge nelle Serre Salentine e parte del suo territorio è compresa nel Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.

Il borgo, dall’entroterra, si spinge verso il mare, dove si trovano le sue due “marine”, Tricase Porto e Marina Serra: qui è il mare l’unico protagonista e ogni cosa si muove al suo ritmo costante e vitale. Una curiosità: sulla strada che dal centro storico conduce alla marina di Tricase Porto c’è uno degli alberi più antichi d’Italia. È la Quercia Vallonea che, con i suoi 700 anni, è stata dichiarata monumento botanico.

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