La città più a oriente d’Italia, un ponte tra due mondi Occidente e Oriente, un luogo ricco di storia, arte e cultura abbracciato dal mare Adriatico.
Favorita dalla sua posizione geografica che la vede nel cuore del Mediterraneo, Otranto fu un luogo di incontro e fusione tra la cultura orientale e quella occidentale. Ma fu spesso anche teatro di invasioni e conflitti, diventando centro Bizantino e Gotico, Normanno, Svevo, Angioino e Aragonese.
Un po’ di storia
Le sue origini e il suo nome risalgono alla prima colonizzazione magno-greca, che fece di questa città il ponte tra l’Oriente e l’Occidente. Otranto fu centro bizantino e gotico, poi normanno, svevo, angioino e aragonese.
Prima dell’invasione da parte dei Turchi di Maometto II nel 1480, Otranto con il suo porto svolse un ruolo molto importante nella storia del Mezzogiorno italiano, specialmente durante il Medioevo e le Crociate. Nel 1095 venne impartita la benedizione a dodicimila crociati che partivano per liberare e per proteggere la Città Santa.
Dopo la pesante distruzione da parte dei Turchi, la città si rianimò con la voglia di riscattarsi. Furono rafforzate le fortificazioni, ma nel Seicento, i continui attacchi, spinsero gli abitanti ad abbandonare la città per luoghi più sicuri. A fine Ottocento, la campagna intorno alla città, diventata paludosa per via dell’abbandono, venne bonificata lasciando spazio a terreni coltivabili e alla ripresa dell’agricoltura.
Cosa vedere a Otranto
Il Borgo Antico
Inserito nella lista dei luoghi italiani Patrimonio dell’UNESCO, è una sintesi di diversi stili architettonici che comprende elementi bizantini, paleocristiani e romanici. Le sue stradine e vicoletti, racchiusi dalle mure difensive e accessibili tramite la Porta Alfonsina, convergono tutte verso la cattedrale.
La Cattedrale di Santa Maria Annunziata
Risalente al XI secolo, è la più grande tra tutte le chiese di Puglia. Edificata sotto la dominazione normanna, sorge sui resti di un villaggio messapico, di una domus romana e di un tempio paleocristiano. La chiesa conserva le reliquie degli ottocento martiri massacrati durante l’invasione dei turchi nel 1480, una delle pagini più dolorose e tristi della città.
Altro tesoro custodito nella chiesa è il maestoso mosaico pavimentale che raffigura l’Albero della Vita con temi tratti dell’Antico Testamento e non solo: contiene anche molti riferimenti pagani e numerose tracce del simbolico ruolo storico che Otranto ha svolto di ponte fra Occidente ed Oriente.
Chiesa di San Pietro
Costruita intorno al IX-X secolo nel cuore della città vecchia, è caratterizzata da un’architettura bizantina a croce greca ed è famosa per la ricchezza degli affreschi che custodisce. È inoltre la chiesa più antica di Otranto, facendo risalire il suo nucleo centrale addirittura al V secolo.
Il Castello e i bastioni
Antica fortezza militare progettata dall’architetto Ciro Ciri e fatto costruire tra il 1485 e il 1498 da Fernando I D’Aragona, sulla base di costruzioni militari già presenti ed opera di svevi prima e turchi poi. Attualmente è utilizzato come splendido teatro per mostre e ed avvenimenti culturali.
Per maggiori informazioni visitare il sito https://www.prolocotranto.it/